Come potete vedere vengono già proposti dei parametri che sono accettabili per connettività xDSL standard ma che posso modificare (per ogni singola wan) ad esempio se sto utilizzando una connettività satellitare (dove quindi la latenza dovrà essere più alta come limite) o una connessione 4G/5G (dove magari, per ottimizzare il plafond, posso allungare la tempistica di check per abbassare il consumo di dati)
Come si differenzia rispetto ad altre soluzioni ?Rispetto ad altre soluzioni una grande differenza è l’assenza di hardware.
Dalla mia esperienza, attivare un sistema SDWAN in un ufficio, significa:
- Acquistare l’hardware
- Andare fisicamente dal cliente
- Installare l’hardware
- Riconfigurare la rete (LAN e/o Firewall/router interno) dando comunque un minimo disservizio
- Avere magazzino da gestire
- Avere una struttura logistica da gestire (acquisto, stoccaggio, rientri da clienti post disdetta, etc)
Noi ci siamo dati come sfida quella di realizzare un sistema SDWAN
Hardware-LessSi, esattamente, non c’è alcun hardware da installare!
- L’intero sistema si configura su MikroTik esistenti, già presenti dai cliente
- La configurazione viene gestita con due click dal pannello centralizzato di CloudTik
- Non c’è hardware da acquistare quindi nessun magazzino da gestire
- Non ci sono installazioni in loco da fare
- Non serve riconfigurare la LAN del cliente
Inoltre, viene rilasciato un SDWAN IPv4 ad ogni cliente, indipendentemente dal tipo e quantità di connettività sottostanti; grazie a questa caratteristica sarà possibile inserire un unico indirizzo IP in whitelist sui servizi “core” o critici ma anche, in caso di servizi interni all’azienda, di poter esporre i propri servizi su questo nuovo indirizzo IP, rimanendo sempre raggiungibili anche in caso di spostamenti (temporanei o definitivi) , perché si tratta di un
portable IP cioè che segue il device, e non la connettività.
Il servizio SDWAN, come l’intero prodotto CloudTik, può essere acquistato come Saas in Cloud o può essere acquistato ed installato on-premise nel proprio Private Cloud.
Paolo Visintin,CEO